C/O: ma0/ studio d’architettura | arch. Ketty Di Tardo, arch. Alberto Iacovoni e arch. Luca La Torre.
Gruppo di lavoro: arch. Domenica Fiorini, Nicola Castellano, Pietro Cagnazzi, Emanuela Vari e Tanja Haramincic.
Il progetto “GHOST” per la ristrutturazione dell’edificio in Via Quintino Sella, Bari, rappresenta una visione moderna e dinamica della tradizione architettonica, attraverso una reinterpretazione contemporanea della facciata storica. Questo intervento nasce dall’idea di mantenere un legame con il passato, rispettando la struttura originaria, ma al contempo di introdurre una freschezza visiva e funzionale.
La facciata si distingue per l’utilizzo di pannelli microforati che fungono da brise-soleil, un elemento progettato non solo per fornire protezione dalla luce, ma anche per creare un effetto di movimento e dinamismo. La microforatura dei pannelli ricorda visivamente la texture della vecchia facciata, ma, allo stesso tempo, i brise-soleil possono essere orientati e modificati a seconda delle esigenze di illuminazione e privacy, dando vita a una superficie architettonica “in movimento”. Questa caratteristica rende la facciata un elemento vivo e mutevole, in grado di adattarsi alle condizioni ambientali e alle esigenze degli abitanti, arricchendo l’estetica dell’edificio e garantendo un continuo dialogo tra interno ed esterno.
Il progetto prevede al piano terra uno spazio commerciale, mentre i piani superiori ospitano due unità abitative duplex. Gli interni, come si vede dalle immagini, presentano ambienti luminosi e moderni, caratterizzati da un design minimalista che enfatizza la luce naturale filtrata dai brise-soleil. L’organizzazione degli spazi è pensata per ottimizzare l’abitabilità e il comfort, rispettando la stessa eleganza e modernità che si ritrova all’esterno.
La prospettiva di avere una facciata “in movimento” trasforma la percezione del progetto, conferendo all’edificio un’identità contemporanea che valorizza il contesto urbano di Bari. La modularità e la flessibilità dei pannelli permettono inoltre una personalizzazione costante della facciata, rendendo l’edificio “vivo” e in sintonia con il ritmo della città.